Una vita più semplice – Canto e progetto d’amore a sostegno di donne e bambini vittime di violenza

Ѐ un canto d’amore che si trasforma in progetto “Una vita più semplice” di Aida Satta Flores, artista e cantautrice siciliana. Un grido d’allarme e di denuncia contro la violenza su donne e bambini che non si ferma ai tempi del Covid 19. Un invito a mobilitarsi e a riaccendere l’attenzione sul fenomeno che cresce tra mura domestiche che sono rifugio per tutti, trappola per molte.
I dati sconfortanti e uno studio delle Nazioni Unite confermano il trend in crescita: durante il lockdown, la violenza sulla donna è aumentata del 20% in tutti i paesi membri. Donne tenute a restare a casa come tutti hanno dovuto fare i conti con mariti e compagni violenti.
– Vita più vigile, ci sei sfuggita nell’inutile… Autocertifico il dolore come una tigre tra i lillà… Cito un passaggio di <Una vita più semplice>. Ci vuoi spiegare Aida il senso di queste parole e il perché di questo progetto?
“Può apparire strano detto così, ma io a questa quarantena sono grata. Sono grata perché mi ha costretto a rallentare e a scandire diversamente le mie giornate. Sai, spesso le riempiamo di un impegno dopo l’altro e di cose forse non proprio necessarie. Io qualcosa di utile, di necessario, lo volevo fare, lo sentivo dentro e non potevo farlo diversamente, sono un’artista, mi nutro d’arte. Ho chiesto aiuto ad altri artisti come me, ho fatto rete affinché una situazione eccezionale, come la pandemia, non abbia un impatto e conseguenze molto più forti per chi vive già la paura e la violenza tra le mura domestiche”.

– Come è andata?
“Benissimo. Hanno risposto in tanti, tantissimi, su tutto il territorio. Al progetto hanno collaborato Mario Incudine, Marcello Mandreucci, Laura Mollica, Giovanni Mattaliano, Giulia Mei, Mario Tarsilla, Davide Rizzuto, Pietro Trippodo, Alessandro Valenza, Max Manfredi. Ne è nato un canto d’amore, note e testo, teatro e musica che si conclude con una lettera interpretata da Stefania Blandeburgo. Una lettera che ho scritto pensando al dolore sordo di una donna vittima di femminicidio, calandomi nei suoi panni, immergendomi nella sua rabbia. E’ un testo forte, tagliente. <Mi aveva cacciato da casa di notte. Un pigiama e la strada. Io divenni un inutile cane da mannara senza più gregge da tutelare…l’isolamento sociale è per gli altri, è per voi. Mi hanno obbligata a rientrare all’inferno…coltellate quaranta mentre c’è quarantena…>.
Non avrebbe potuto essere altrimenti, io sono così. Ho bisogno di dire a gran voce ciò che penso…”
– Perché l’organizzazione umanitaria LIfe and Life come partner sul campo in questo progetto?
“Cercavo un’associazione impegnata sul territorio, vicino a donne che soffrono e che hanno bisogno di un aiuto concreto. La Life and Life, capofila di Amorù, la Rete Territoriale Antiviolenza sostenuta da Fondazione CON IL SUD mi sembrava la scelta giusta”.
– Vincitrice a Castrocaro, tre volte a Sanremo. Porti a casa premi prestigiosi. Sei una cantautrice, da sempre, le tue sono collaborazioni e produzioni importanti, i tuoi testi lasciano il segno. Quasi per gioco ne tiri fuori dal cassetto a decine, molti dei quali inediti e ne nasce “Canzoni da musicassette mentre stiamo nelle nostre casette”, canzoniere e zibaldone insieme. Eppure il tuo impegno è costante per gli altri, la tua voce sempre forte davanti a ciò che non ti piace…
“Mi piace pensare che sia giusto così. Se hai dei talenti li devi usare anche per arrivare agli altri. Poesia, arte ma anche messaggi chiari oggi come ieri. Ce n’è di bisogno, è cibo per l’anima e compito di ogni artista. Si dice che gli artisti abbiano una sensibilità speciale e vedano con occhi diversi. Guarda, in questi giorni ricorre l’anniversario della morte di Falcone. Ricordo le parole che mi uscirono di getto sulla mafia quando è successo, ero a Parma, stavo registrando <Il profumo dei limoni> con i Nomadi: <E’ un silenzio internazionale che ride e legge il giornale>. Ecco, contro il silenzio occorre agire, spendersi, donare gli strumenti che abbiamo a disposizione ”.

L’iniziativa ideata da Aida Satta Flores è velocemente cresciuta e il video “Una vita più semplice” rimbalzato nei social. Tante le visualizzazioni e le donazioni a sostegno delle donne vittime di violenza. Tanti i personaggi pubblici che stimano e hanno lavorato con Aida Satta Flores e ne hanno sposato l’iniziativa. Nella pagina Facebook dedicata al progetto scorrono i videomessaggi di Eugenio Bennato, Beppe Carletti e i Nomadi, Edoardo De Angelis, Pamela Villoresi, Ivan Scinardo, Mimmo Locasciulli, Salvo Piparo, Stefania Petyx. Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, si è unito a un tam tam che continua a crescere.
“Funziona perché abbiamo fatto rete. Ma bisogna continuare a crederci. Ho avuto il privilegio di conoscere Giancarlo Bruni, monaco e biblista di fama internazionale, attraverso il lavoro di ricerca <Voci dal silenzio> , un progetto di Joshua Whalen, mio figlio e Alessandro Seidita, che trovo straordinario. In modo assai semplice e diretto Giancarlo Bruni parla di un <anelito alla felicità>, una <nostalgia di infinito> per sé, per l’altro, per il creato, che ognuno di noi porta conficcato nel cuore ma che spesso ignora, dimentica. E’ un qualcosa in cui credo profondamente, ne sono convinta. Noi artisti quell’anelito lo abbiamo e grattiamo l’animo altrui perché anche gli altri se ne ricordino”.
Il progetto di Aida Satta Flores dedicato alle donne e ai bambini vittime di violenza ha una pagina facebook dedicata. Oltre a visualizzare il lavoro realizzato da Aida e dagli altri protagonisti di “Una vita più semplice” è possibile effettuare donazioni ad Amorù, rete territoriale antiviolenza che opera a Palermo e presso i centri di ascolto di Altavilla Milicia e Villabate. I dati sono riportati alla fine del video “Una vita più semplice”.
Un grazie grande ad Aida Satta Flores per quello che sta facendo per tutte noi donne.
Benedetta Manganaro
Queste le belle parole di alcuni Personaggi:
Il video della canzone